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ALLENAMENTO E SISTEMA IMMUNITAARIO

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L’attività motoria è un’altra alleata fondamentale per mantenersi in salute e rinforzare le difese immunitarie. Ma quali attività? E per quanto tempo? 

Oggi c’è una ragione in più per abbandonare la pigrizia e cominciare a muoversi o farlo con la giusta regolarità: gli scienziati hanno dimostrato che l’attività fisica, oltre a servire per tenersi in forma e scaricare lo stress, ha un’azione positiva anche sul sistema immunitario perché riduce lo stato d’infiammazione dell’organismo. In questo modo contribuisce a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete, malattie polmonari, cancro del colon e della mammella, demenza e depressione.

Più globuli bianchi, più efficienza

Gli studi scientifici hanno dimostrato che le persone che svolgono attività fisica regolarmente hanno un sistema immunitario più forte e sono in grado di rispondere meglio all’aggressione degli agenti patogeni come i virus. Durante l’attività fisica, infatti, si ha un aumento dei globuli bianchi, che si interrompe subito dopo il termine dell’attività, e un aumento dell’efficacia del nostro sistema immunitario.

Quanto allenarsi? Per gli adulti le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlano chiaro

Dai 18 ai 64 anni l’OMS indica almeno 150 minuti di attività fisica moderata la settimana o almeno 75 minuti di intensità maggiore (o una combinazione equivalente fra i due tipi di attività). Ancora meglio se i minuti di attività fisica moderata diventano 300. E almeno 2 giorni a settimana l’attività deve essere dedicata a rinforzare i principali gruppi muscolari.

Per avere effetto sulla salute cardio-respiratoria, l’OMS indica che qualsiasi attività fisica dovrebbe essere svolta per almeno 10 minuti continuativi.

Anche il minimo richiesto dall’OMS, ma con costanza

Per aiutare le difese del sistema immunitario è necessario che, pur in quantità moderata, l’attività motoria sia costante. L’attività fisica sporadica può apportare al momento una sensazione di benessere ma non è l’ideale: serve la costanza, perché ciò che porta davvero benedici è la regolarità dell’esercizio.

Come afferma il Professor Alberto Mantovani, Presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca «Le raccomandazioni fondamentali per uno stile di vita sano sono riassumibili in tre numeri: 0-5-30. Ossia, 0 sigarette, 5 porzioni di frutta o verdura fresca al giorno e 30 minuti di esercizio fisico moderato quotidiano. L’attività fisica aiuta a prevenire i tumori in modo sia diretto sia indiretto. Direttamente, perché contribuisce al buon funzionamento del sistema immunitario, mantenendo l’equilibrio tra i freni e gli acceleratori che costituiscono uno dei meccanismi di azione delle nostre difese. Indirettamente, perché aiuta a combattere il sovrappeso: il tessuto adiposo non è infatti un semplice deposito di grasso, ma è ricco di cellule immunitarie come i macrofagi, che producono mediatori dell’infiammazione, i quali svolgono un ruolo importante nello sviluppo di alcune patologie, quali il diabete dell’adulto, le malattie cardiovascolari e il cancro».

 

Gli appassionati saranno sorpresi: troppo sport, invece, può stressare l’organismo

Un’attività intensa, ai massimi livelli e prolungata nel tempo, porta a un indebolimento dell’organismo, che risulta più esposto alle infezioni, poiché lo stress dovuto allo sforzo influisce negativamente sulle difese immunitarie. Recenti studi dimostrano che lo stress da sport intensissimo (ad esempio la maratona per gli atleti professionisti) causa eccessiva produzione di citochine infiammatorie e immunodepressione.

Né troppo, né poco, quindi: come sempre vince l’equilibrio!

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