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PREVENIRE E’ MEGLIO CHE COMBATTERE!

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Un’affermazione lapalissiana!

Il sovrappeso, o peggio l’obesità, si raggiungono grammo dopo grammo, chilo dopo chilo, anno dopo anno. Possibile che un numero così elevato di persone (sei milioni, in aumento) che sono in questo stato, non siano mai state visitate o avvertite da un medico della loro condizione? Possibile che nessuno mai abbia informato i potenziali obesi? Possibile che mai nessuno abbia prescritto una linea guida per “prevenire” una situazione, di fatto, così pericolosa?

L’obesità è una malattia sociale, sei milioni colpiti in Italia.

In crescita costante il problema del sovrappeso, che nelle zone meridionali dello Stivale arriva a sfiorare il 50% e che riguarda oltre un terzo dei più piccoli. Gli specialisti hanno lanciato l’allarme: l’obesità ‘ruba’ fino a 10 anni di vita e costa quasi 23 miliardi di euro l’anno, di cui il 64% speso in ricoveri. L’eccesso di peso, hanno avvertito i nutrizionisti, può provocare problemi cardiovascolari e disturbi a muscoli e ossa. Può portare a diabete di tipo 2, ipertensione, malattie del fegato e cancro. Un articolo pubblicato di recente sul ‘New England Journal of Medicine ha infatti dimostrato che l’obesità è il più importante fattore di rischio indipendente per i tumori e la prima causa di morte prevenibile: “Viene perfino prima del fumo di sigaretta”, hanno detto, invitando a una dieta più sana e a fare più sport.

Il controllo del peso corporeo è un elemento fondamentale dello stile di vita improntato al benessere psico-fisico. Spesso, però, l’indicazione all’attività fisica nei soggetti che sono sovrappeso o, peggio ancora, negli obesi provoca una reazione ostile. Infatti, la proposta di intraprendere un programma di riduzione del peso basato sulla restrizione calorica e contemporaneamente anche sull’aumento dell’attività fisica e muscolare è quanto di più fallimentare si possa pensare, se non è accompagnata da un adeguato processo motivazionale. L’obesità e il sovrappeso richiedono, pertanto, un approccio integrato multidisciplinare e psico-comportamentale.

Occorre evitare il fai da te. Nessun farmaco fa dimagrire se non è associato a un corretto stile alimentare ed esercizio fisico.

Pertanto, occorre individuare i principali fattori che hanno sviluppato una condizione di obesità e da lì cambiare il proprio stile di vita inserendo quelle sacre abitudini alimentari e sportive che, una volta parte delle nostre vite, difficilmente tenderanno a scomparire.

 

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